L’inclusione è troppo importante per essere lasciata a pochi attivisti. Le organizzazioni hanno bisogno di campioni dell’inclusione anche tra le persone che non rientrano in nessuno dei gruppi che si vogliono includere. E’ stato giustamente fatto notare che l’entusiasmo e le azioni dei champion dell’inclusione che non appartengono ai gruppi da includere ma alla “maggioranza privilegiata” sono chiavi essenziali per la riuscita dei programmi di inclusione.
Il problema è che spesso le persone, pur volendo fare qualcosa per includere chi è diverso da loro e dalla maggioranza, non riescono facilmente a trovare il proprio ruolo. In effetti, non basta sentirlo e volerlo, bisogna agirlo. Come fa un uomo a essere un champion di leadership femminile o un eterosessuale a essere champion della community LGBT senza che appaia una forzatura? Come si fa a dire “We are the champions” in modo rispettoso e credibile, in grado di trascinare altri nello sforzo? Per attivare il potenziale inclusivo delle persone e renderle portatrici di inclusone, abbiamo creato il workshop Inclusion champions. Si tratta di un workshop esperienziale che da un ruolo importante e credibile nella diffusione dell’inclusione a chi non appartiene ai gruppi da includere.