
Le 3 scimmiette non inclusive
Le Tre Scimmiette sagge sono le guardiane dell’antico santuario di Toshogu a Nikko. La loro saggezza è riassunta in tre fasi: non parlare del male (Iwazaru), non vederlo (Mizaru), non sentirlo (Kikazaru). Purtroppo, fino a qualche tempo fa, questo era l’atteggiamento tenuto nei confronti dei “diversi” (per orientamento sessuale, per colore della pelle, per genere…), naturalmente quando non erano oggetto di aperte discriminazioni e soprusi. Un residuo di questo atteggiamento lo troviamo in chi dice dei “diversi:” “per me sono identici agli altri”. L’intenzione sarà anche buona: forse si sta cercando di dire che non si vuole discriminare (tra il dire e il fare c’è comunque di mezzo il mare, ma diciamo che almeno il tentativo c’è).
L’effetto però del non-vedere-non-sentire-non-parlare è meno buono perché significa negare l’identità della persona che si ha di fronte. Come donna, per esempio, essere considerata come un uomo non mi entusiasma perché è una implicita richiesta di assimilazione alla “maggioranza”. Vorrei avere le stesse opportunità, certo, ma vorrei conservare la mia identità.
Le diversità possono sono accettate solo se le vediamo, le sentiamo e ne parliamo. Con naturalezza.